PLANNING & SCHEDULING DELLA MANUTENZIONE: 6+6 PRINCIPI FONDAMENTALI

PLANING&SCHEDULING DELLA MANUTENZIONE: 6+6 PRINCIPI FONDAMENTALI

Una corretta attività di pianificazione e manutenzione, se ben fatta, può aumentare in modo decisivo la produttività. Come migliorare, dunque, il processo di Planning&Scheduling della Manutenzione nella tua azienda?
Di seguito forniremo una panoramica generale e illustreremo i 6+6 principi fondamentali relativi alle operazioni di Planning&Scheduling al fine di raggiungere risultati ottimali nel campo dell’organizzazione delle operazioni di manutenzione.

PLANNING&SCHEDULING DELLA MANUTENZIONE: DEFINIZIONI

Quando si verifica un’emergenza improvvisa spesso i piani che si erano prefissati non funzionano nel modo sperato. Questo è il motivo per cui quando devi scegliere come agire correttamente, bisogna approfondire tutte le possibili opzioni che si possono applicare in quel momento. Questo però diventa possibile solo quando si sono acquisite le conoscenze fondamentali di pianificazione.
Il processo di Planning&Scheduling della Manutenzione ha infatti due funzioni diverse che, se usate congiuntamente, formano il Programma della Manutenzione.

Planning della Manutenzione: processo che serve per individuare e affrontare in anticipo eventuali situazioni che possono verificarsi, identificare e verificare la disponibilità di parti e strumenti necessari per svolgere le operazioni di intervento e in che modo queste devono essere svolte.
La pianificazione della manutenzione serve a definire il “cosa”, il “perché” e il “come”, specificando quali lavori devono essere effettuati con quali materiali, strumenti e attrezzature, perché è stata scelta una determinata azione e come dovrebbe essere completato il lavoro.
Le attività di pianificazione includono:

  • – gestire i guasti e i ricambi;
  • – ordinare i pezzi mancanti;
  • – gestire le liste dei fornitori.

Scheduling della Manutenzione: si riferisce alle tempistiche del lavoro programmato, “quando” il lavoro deve essere fatto e “chi” è l’detto alla sua esecuzione. Tutto questo si traduce nel:

  • – programmare con le risorse disponibili la massima quantità di lavoro;
  • – programmare in base agli ordini di lavoro che hanno maggiore priorità;
  • – minimizzare l’uso di risorse esterne utilizzando efficacemente la forza lavoro interna.

Stando a quanto detto, nel momento in cui queste due operazioni vengono attuate e implementate insieme nell’organizzazione del lavoro, possono portare numerosi benefici in diversi settori dell’azienda.

PLANNING&SCHEDULING: 6+6 PRINCIPI FONDAMENTALI

Come detto in precedenza, l’obiettivo della pianificazione della manutenzione è determinare le corrette operazioni di manutenzione e prepararle per essere programmate. Per fare ciò serve una figura che ricopra il ruolo del Planner. Il suo compito è quello di sviluppare un piano dettagliato di lavoro che gli addetti devono seguire al fine di completare le attività.
Per adottare le giuste tecniche di pianificazione e programmazione della manutenzione però, è necessario seguire alcuni principi fondamentali per rendere vincente la vostra pianificazione.

I 6 PRINCIPI FONDAMENTALI DEL PLANNING

  1. 1. Separare il Planner dal team di manutenzione. È necessario individuare la figura del Planner e dividerla dal team di manutenzione così che possa concentrarsi esclusivamente sull’attività di pianificazione del lavoro futuro.
  2. 2. Focalizzarsi sul lavoro futuro. È indispensabile fornire al reparto manutenzione il programma di lavoro con almeno una settimana d’anticipo, in modo che le attività siano già programmate e pronte per essere attuate. Nel caso durante i lavori si verifichino dei problemi, dopo averli risolti, è necessario comunicarli al Planner, il quale ne terrà conto per le successive pianificazioni.
  3. 3. Ordinare i file per singolo macchinario. È consigliabile non archiviare a livello di sistema, ma piuttosto a livello di singolo componente con una suddivisione basata sui numeri delle etichette delle apparecchiature. Ciò aiuta ad utilizzare i dati relativi alle attrezzature ottenuti dai lavori svolti in precedenza per preparare e migliorare i piani di lavoro futuri.
  4. 4. Sfruttare l’esperienza acquisita. Per determinare il tempo stimato per eseguire gli ordini di lavoro, è utile fare affidamento sulle proprie competenze ed esperienze per fare una stima del lavoro che può essere realmente portato a termine.
  5. 5. Riconoscere le competenze dei tecnici. È fondamentale riconoscere quali sono le competenze dei tecnici per pianificare il lavoro. Assegnare compiti a tecnici specializzati in quella specifica mansione assicura una realizzazione corretta ed efficiente dell’attività.
  6. 6. Misurare le performance secondo la pianificazione. Il tempo effettivo di lavoro è la prima misura da prendere il considerazione per valutare l’efficienza della forza lavoro e l’efficacia del Planning&Scheduling.

I 6 PRINCIPI FONDAMENTALI DELLO SCHEDULING

Il Planning aiuta a completare nel modo migliore il singolo lavoro. Lo Scheduling, invece, aumenta la produttività grazie al miglioramento dell’organizzazione dei lavori e si basa sui seguenti principi:

  1. 1. Programmare un Piano di Lavoro. Il piano di lavoro deve includere tutte le informazioni necessarie, come il numero di tecnici, il livello minimo di competenza necessaria e le informazioni sulla durata del lavoro.
  2. 2. Definire la programmazione settimanale e le sue priorità. La programmazione settimanale aiuta a determinare il programma essenziale per migliorare la produttività, mentre determinare in anticipo le priorità assicura che le situazioni critiche vengano completate per prime.
  3. 3. Fare un programma basato sulle ore e sulle maggiori competenze disponibili. Per fare un buon Piano di Lavoro bisogna tenere conto delle ore di lavoro richieste per completare una mansione, delle competenze dei tecnici e delle attività del piano di lavoro in modo tale da capire quanto lavoro può portare realmente a termine il gruppo ogni giorno.
  4. 4. Assegnare il lavoro secondo le ore disponibili. Programmare secondo le ore effettivamente disponibili evita una sotto o una sovra-programmazione
  5. 5. Far gestire a un team leader le attività sul campo. Deve assegnare il lavoro giornaliero ai tecnici in base alle loro competenze, alle richieste di ordini di lavoro e tenere nota dei progressi. Inoltre, deve gestire le emergenze e riprogrammare i compiti se necessario.
  6. 6. Misurare le performance secondo il programma. Uno scheduling è di successo quando la programmazione settimanale è stata seguita e portata a termine.

Non sempre risulta facile seguire queste buone prassi, dal momento che, per garantire un corretto funzionamento del Programma di Manutenzione servono qualità come comunicazione, collaborazione ma soprattutto le competenze necessarie alla sua realizzazione. Tuttavia, quando tutti questi aspetti fondamentali vengono combinati e implementati correttamente i risultati che si possono ottenere sono: migliore coordinamento delle attività di manutenzione, maggiore efficienza, un’effettiva ottimizzazione delle prestazioni, maggiore affidabilità dei propri impianti, il controllo e la riduzione dei costi di manutenzione.

In MIPU ci affidiamo alla figura del Planner che organizza e coordina le attività del team di manutenzione, assicurando la massima efficienza anche quando i nostri ingegneri sono dislocati in tutta Italia.
Inoltre, il nostro compito consiste nell’aiutare i nostri clienti ad avviare in senso pratico o a migliorare il piano di Planning&Scheduling della Manutenzione.

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